26.11.05
Vero/simile
Venerdì sera, nove e mezza, stazione di servizio di fronte ai mercati generali. Un ambientino. Pagare coi soldi contati, perché avere troppo resto non è igienico. Mentre il ragazzo mi nutre la macchina escono dal bar due tipette sui diciotto. Non proprio tipe da Sacro Cuore, diciamo, vestite il minimo indispensabile e in modo abbastanza suggestivo. Una ha un pupetto - piiiccolo - in braccio. Mentre si allontanano il benzinaro scuote la testa. Eh sì, dico io, l'eleganza... No, è che il collega mi ha detto che mentre serviva uno, quella col pupo si è avvicinata al cliente e gli ha offerto il regazzino "Non se lo vuole portare via?". Magari non è vero qui e adesso, ma non sarebbe incredibile.
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21:29
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14.11.05
Odio razziale
Siete falsi come Giuda, e dirvi giuda è un complimento. Carucci, i telemarketers,quando si presentano con il nome di battesimo e non dicono la ditta, quando ti dicono che chiamano dalla banca per informazioni sul tuo conto e invece vogliono venderti la Ma*ster, quando il prezzo è per sempre ed è un'offerta per il primo mese, quando a tutte le domande rispondono sì, poi ti spiegano, e la spiegazione è quasi sempre dipende, e a volte no. Il lavoro nobilita l'uomo.
Escrito por marigold a las
18:05
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Ritorni
E' tornato ad uscire "Perfil", un giornale che ci aveva provato qualche anno fa (sarà stato il 98 o il 99, io ero qua da poco) ed era scomparso dopo qualche mese. Mi ricordo la pubblicità "scandalosa" in cui come prova di onestà intellettuale dicevano che il gol di mano di Marado' alla Perfida era, appunto, un fallo di mano e non una visione geopolitica. Cominciavano male, e infatti. Adesso escono solo di domenica, formato tabloid con gli svariati supplementi, appunto, domenicali. C'è un articolo lungo di Lanata, che è sempre un piacere, qualche colonna interessante, un paio di cariatidi, un illustre allo sportello dei lettori, ma insomma per me il problema di fondo è una certa mancanza di identità. Una bella pagina di editoriali e commenti della casa a fare baricentro aiuterebbe, per esempio. E c'è il solito limite dell'accartocciamento su Buenos Aires (un giornale veramente nazionale non viene in mente a nessuno, no?) e i supplementi sono moscetti, rispetto alla concorrenza. Vedremo. A proposito, sabato la Perfida ci ha dato una lezione. Ci sono molte code fra le gambe.
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18:04
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Cose a cui non mi posso abituare
La bancaria con il tailleur pantalone grigio scuro e sotto i sandali con la zeppa tipo spiaggia.
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18:03
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13.11.05
A grand day out
Gloriosa giornata en plein air questo pomeriggio. Picnic familiare con quasi tutti i compagni di scuola della Ju, e i rispettivi genitori. Sole pieno, una trentina di gradi, venticello nord... I ragazzini non si sono letteralmente fermati un momento dall'una alle sette e mezzo - e non avevano ancora intenzione di fermarsi - non si sono litigati nemmeno un pochetto così, hanno accumulato una tonnellata di terra fra vestiti e capelli (bè, questo è abituale), si sono pure presi una bella tostata nonostante la nivea FP35, noi padri abbiamo dato ai maschi una bella lezione di calcio - approfittiamo bassamente del fatto che hanno sei anni e ancora ci credono... - e poi abbiamo cazzeggiato sfrenatamente sull'erbetta. Ho imparato un paio di cose. a. che al volante non sono il più disprezzabile coatto della città; ci sono fior di professionisti che invece di dire i morti e tirare dritto scendono e si pigliano a pizze col tassinaro prepotente di turno; b. che ci sono dei personaggi con notevole sense of humor fra i nostri colleghi genitori, che la mattina alle otto meno dieci davanti a scuola per qualche motivo non emerge; c. che posso parlare dieci minuti filati della vita sentimentale di Al Bano mentre spillucco un ciambellone e sippo Mirinda, e non mi vanno di traverso.
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05:22
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