la nuova beneficiaria

Mai più senza

L'unica persona che lavorava qua sabato pomeriggio era una tale Mariela o Celina o un nome così, che mi ha telefonato per conto della ditta American Qualcosa. Nella Sua qualità di cliente esclusivo telecom vengo ad offrirLe il privilegio etc etc. Praticamente voleva vendermi un'assicurazione sulla fattura telefonica. Per quattro baiocchi più iva al mese addebitati in bolletta, se Lei perde il lavoro o muore, Le paghiamo noi il telefono. Nello stato in cui versa il paese, non le sembra un servizio essenziale? No? Passo a spiegarLe di nuovo...

A parte il nome infelice - quell'american è il tipico specchietto per allodole subnormali - e la vaga atmosfera di sfiga, direi che è il servizio più stupido che abbia mai sentito. E' un record che durerà poco, ma sempre un record.

Noi vogliamo sempre quella

L'ultima volta che sono andato in centro mi sono portato a spasso la macchinetta e sono tornato a casa con zero foto. Sono timido, ecco. Oggi invece mentro ero in fila al bancomat sulla piazza c'era un sacco di gente, un sacco di bandiere, e suonava l'inno nazionale (in real audio 5.0 +). E io sans machinette, come un deficiente. E' che domenica è la Giornata della Bandiera, e tutto il bailamme era per via dei ragazzini delle comunali che facevano la promessa alla bandiera medesima. Per uno cresciuto in Italia sotto la dominazione culturale comunista, sta cosa della promessa è cinese arcaico. Invece - sono rimasto a vedere - era anche una bella cerimonia, col sindaco, la giunta al completo, la banda, le maestre e i bambini (della quarta, la promessa si fa in quarta) coi loro grembiuli biaaaanchi. Come tutto ciò che attacca direttamente gli organi interni, specie i riti di passaggio, era pure commovente. Perché se ti metti a pensare col cervello invece che col peritoneo, sta cosa dei 9enni che promettono di onorare la bandiera, insomma... no? Ho pure applaudito, specialmente una maestrina di 1,60 per 45 kg. che sfilava sotto il cartello della scuola di uno dei due-tre quartieri "informali" più tosti di Còrdoba, uno di quelli che sullo stradario c'è il quadratino rosso e la scritta "Non sostare! Pericolo!" (è vero, non me lo sto inventando). Poi ho visto il marito della L., prof di ginnastica con fama di dongiovanni, che salutava e sorrideva a _tutte_ le colleghe, e la scena deamicisiana ha come dire, deviato la carica emotiva.

Telavevodetto

Per i motivi che sono di pubblico dominio, ho un intenso attacco di nostalgia.

un'immagine - 1000 parole

applicabile a molti esponenti di entrambi gli schieramenti, checché se ne dica in giro.

per noi il maggioritario è come una flebo: compensa artificialmente quello che noi ci ostiniamo a non voler ingollare.

Catch me, if you can

Oggi due deficienti annoiati mi hanno regalato un elegante raspone lungo tuuuuutta la fiancata destra della Gol. Ma io, grazie al bel manualètto arrivato tempestivamente ieri, non mi sono scaldato neanche un po'. Quando si dice la provvidenza.

on the road

12.15 del sette giugno, 9 de Julio (è una strada, non mi si è intrecciato il calendario). Sulla peatonal un tipo sta massacrando "la mia storia fra le dita" di Grignani.

Contano (le dimensioni)

Temo che a certi concetti siamo attaccati come patelle allo scoglio, e non c'è patellaro che tenga, anche perché rischiamo di lasciarci le valve (pensa un typo qui come era freudiano!).

Da ogni parte ci fanno il lavaggio del cervello con sciampi a base di qualità e balsami arricchiti di sapore, tipico e quant'altro, ma tanto è fatica sprecata, ci scivolano via con l'acqua e tanti saluti.
Faccio all'agricoltore questa è buonissima, si chiama XY, ha un gusto particol...e lui mi interrompe subito con quanti grammi fa? Perché io a casa ne ho una che dico, 9 grammi a ciliegia, eh!
Se voglio un frutto grande, mi compro una pesca, penso io. Specie se si tratta di 8 grammi d'acqua e 1 grammo di fibre, = zero sapore.

Ma penso di essere sempre e solo io, e forse qualche emigrato schifiltoso. ;)

No retreat, baby

Nel pegasus c'è un messaggio che non cancello, di due anni e mezzo fa. Io ero appena arrivato a Roma, Paula stava qua con la Julia. Mi racconta della Ju, dei gelati, dei bagni nella piscinetta gonfiabile, delle sue uscite "brillanti". Mi piace, perché mia moglie è inusualmente loquace, si vede che si era fatta una biretta, e mi racconta delle ansie per il futuro, in pieno tracollo; qua non si sapeva che cosa sarebbe successo la settimana dopo, né che cosa sarebbe successo a noi, né _dove_ ci sarebbe successo. Mi piace perché stavamo per terra a zampe in su, ma si vede già la chispita per cui stiamo di nuovo qua, tartarugando, ma con le zampe bene all'ingiù, ready to grow young again.(Con Wmedia, qui)

Arrivi a fine mese?

Slogan vagamente iettatorio, dice Severgnini. Noi questo mese abbiamo annotato le spese - salvo le figu della Julia, le cingomme etc. Il bel quadretto è qui freddamente riprodotto, nella sua spoglia eloquenza.

Nel fud in realtà rientra tutta la spesa del supermercato, perché vabbè disaggregare, ma mica posso diventa' scemo. Su quello più o meno siamo in linea con il paniere ufficiale, spendiamo quasi il doppio perché siamo un po' (...il doppio) più schifiltosi della media (ah! les italiens...). Da lì in poi, partiamo in verticale, e per rientrare in media dovremmo vendere la macchina, non andare in piscina, non leggere il giornale, e rinunciare alle 4 ore settimanali della signora che aiuta. Ma quelli che stanno in media come fanno?

Gravity pulls, due

C'è un articolo di Susana Díaz, sulla questione soia, che mi sembra interessante. Si puó leggere qui. Il link dura fino a sabato prossimo, poi si puó chiederlo a me. E' interessante perché sono d'accordo con lei, ovvio. Poi ci sono altre considerazioni in giro, ad esempio sulla frenata della costruzione (selvaggia) qui in città, se frena il flusso di soiadollari dalla campagna. Insomma, c'è del movimento.