Pochi, maledetti e subito
Non ho seguito maniacalmente la cosa, ma mi sembra che i giornali italiani non se ne siano quasi accorti. Pare che stiamo per pagare anticipato il debito con il FMI. Che non è una gran cosa, ma nemmeno robetta, sono quasi 10 miliardi di dollari. Pagando subito ci risparmieremmo una miliardata in interessi, ma il vantaggio più grande è quello di non avere più i simpatici tecnici per casa.
Ora, come (troppo) spesso succede in questi casi, prima si fa un sacco di caciara sull'annuncio politico, poi la parte tecnica, se c'è tempo, se ne parla con calma più in là. Per esempio non è ancora chiaro che parte del pagamento si farà con riserve della banca centrale e da dove verranno i denari restanti. Si parla di un aiutino da parte del Venezuela e forse pure dalla Spagna. Probabilmente gli aiutini saranno più cari dei tassi popolari del fondo, ma togliersi l'ingombro non ha prezzo. Dal punto di vista simbolico è una botta non da poco. Il numero in sé non è gran cosa rispetto al totale del debito pubblico - sarà un 7%? - ma il FMI è così brutto e cattivo e lacché dell'imperialismo che il presidente può parlare di "recuperare l'autonomia" e quasi nessuno gli dice niente. Poi tre giorni prima lo stesso annuncio lo aveva fatto il Brasile, sicché c'è come una immagine di sud-america-libero-e-unito (su cui sarei abbastanza scettico). Insomma per due tre giorni buoni non si è parlato d'altro. Critiche da destra, era meglio restare amici, e poi non c'era urgenza. Critiche da sinistra, non c'era urgenza, e poi era meglio aumentare le pensioni. Un sondaggio sul giornale di domenica rende l'idea delle reazioni. Il 74% è d'accordo con il pagamento, e il 66% pensa che sia una decisione politica più che economica. Sai quanto saranno contenti i nostri bondisti che non sono entrati nella ristrutturazione?
Escrito por marigold a las 20.12.05 00:33