la nuova beneficiaria

Giovani comici (a Corsico?) sul Corriere di ieri. Al di là del merito, quello che mi ha fatto sgranare gli occhioni prima, e ridere dopo, è il tono da Grande Notizia Non Confermata, con tutti i suoi condizionali e una semina fitta di virgolette (tutte citazioni di Giugni ed altri _decani dei giuslavoristi_). Esempi (copio):

I concorsi per diventare prof. o ricercatore universitario sono "sovente predeterminati secondo logiche non meritocratiche".
C'è "una gestione combinata nella selezione dei giovani studiosi".
Prova ne sia il fatto che, di regola, ai concorsi partecipano tanti candidati quanti sono i posti in gara "perché si sono scoraggiati i migliori dal proporre o mantenere la propria candidatura".
Questo avverrebbe almeno per quanto riguarda la disciplina del diritto del lavoro.
Ma la "degenerazione" del sistema potrebbe essere diffusa.
Molti descrivono un sistema dove gli esiti dei concorsi sarebbero di fatto determinati da accordi gestiti da un gruppo ristretto di "baroni" che di volta in volta aprirebbe la strada all'un candidato o all'altro non tanto secondo logiche meritocratiche ma piuttosto in base a criteri spesso clientelari o nepotistici.

Menomale che sulla stessa pagina c'è la colonna di Severgnini (questa), che ha capito in un quarto d'ora quello che gli altri hanno dovuto aspettare di essere decani, e lo scrive con dolente realismo. Vabbè, ma lui legge Italians, in cui sul tema c'è un post ogni giorno dispari. Gli altri per favore, una damigiana di Vetril e olio di gomito... se non lo potessero fare da soli, qualche assistente 45enne ci sarà sicuramente.