Mi sento un estraneo
E' triste doverlo dire, ma a volte... In Italia, però, non qua. Per esempio, oggi, leggendo l'articolo panebiancano sul giurnalùn, mi sono chiesto dove vivevo quando vivevo nel Lazio. Secondo l'ottimo, Fassino avrebbe frantumato un tabù della sinistra: l'occidentalità. Secondo certe sciocche convenzioni linguistico-culturali, dice lui, la parola occidente ha connotazioni di destra. Invece il Fas si è piantato: siamo occidentali, cavolo. Io non so in che selezionati circoli di sinistra si sia mosso l'autorevole; tutte le persone di sinistra che frequentavo io dicevano come convenzione linguistico-culturale "oh cioè, porcoddue*!" ma non si sarebbero sognati di mettere in discussione che erano/sono/siamo occidentali fino al nero sotto le unghie. Forse è una questione di generazioni? I nostri vecchi che erano, Khmer rouge? Poi il NCAngelo parte con le deduzioni, e arriva a concludere: so' diventati occidentali, quindi alla prossima guerra demenziale so' dei nostri. Famo a tira', a chi è più occidentale?
* e dire che c'era la dominazione culturale comunista
Escrito por marigold a las 12.05.05 13:17